Tè e cibo

Dieci abbinamenti dolci e salati secondo i consigli di Chef e importatori (fonte: Panorama)

Abbinare tè e cibo, soprattutto nel nostro paese, non è un’abitudine diffusa quando non si tratta, come già detto altrove, di dolci e pasticcini. In genere si considera il momento del tè sempre in relazione al consumo di biscotti durante il pomeriggio, ma il tè è un piacere per tutte le ore e bere il tè durante una cena, ad esempio, oltre a essere una scelta originale e gourmet, può essere un buon modo per contenere il “livello alcolico” della serata. Sempre che si tratti di Tè di ottima qualità, ovviamente. Non parliamo mai di tè in bustine.

Oggi sono sempre di più i locali che suggeriscono di consumare tè durante i pasti con numerose qualità tra le quali scegliere.

In realtà, anche per il tè, così come fa un sommelier quando consiglia il vino più adatto a quella precisa pietanza, esistono abbinamenti ideali a ricette, a ingredienti e anche a momenti delle giornata, come abbiamo già visto qui . E allora perché non provare qualcosa di diverso?

Una coppia felice

L’abbinamento tra tè e cibo, in realtà, è una tecnica empirica. Quando si organizza un tè sarebbe meglio provare prima se stiamo per proporre un abbinamento di cui non abbiamo esperienza, per essere sicuri che funzioni. Quello che dobbiamo ricercare è l’equilibrio tra entrambi gli elementi. Ciò che vogliamo ottenere con gli abbinamenti è una “coppia felice“. Per questo dobbiamo fare in modo che i tè e gli alimenti che gli accostiamo siano complementari tra loro, che si migliorino e si potenzino a vicenda senza “litigare“ o prevaricare uno sull’altro.

Pesce o carne?

Se ad esempio, il nostro menù prevede del pesce crudo o dei crostacei vi abbineremo un tè verde Gyokuro, uno dei tè verdi giapponesi più pregiati al mondo, dalle spiccate note vegetali marine. Se, invece, il menù sarà a base di verdure sceglieremo un tè verde cinese come il Gunpowder, più astringente e tonico. Con salmone, formaggi o carne d’anatra sarà perfetto un tè nero affumicato Lapsang Souchong, mentre con la carne di maiale l’abbinamento migliore è con i tè indiani dell’Assam, dal liquore (questo il nome che si dà all’infuso di tè) rotondo e ampio. Con il dolce possiamo abbinare, quello che viene chiamato lo Champagne dei tè, il prezioso Darjeeling se abbiamo un dolce cremoso, mentre con un sorbetto ci starà benissimo un Matcha in polvere.

Ad ognuno il suo

Nell’infografica di Panorama, in apertura, vengono riportati i “Dieci abbinamenti dolci e salati secondo i consigli di chef e importatori”, mentre in maniera un po’ più generale, e con le dovute eccezioni, si possono seguire gli esempi divisi per categorie di tè, fatti nel Manuale del Sommelier del Tè, di Vittoria Bisogno e Jane Pettigrew:

Tè bianchi: da soli

Tè verdi giapponesi: con pesce, cibi fritti e dolci grassi.

Tè verdi cinesi: con verdure bollite o grigliate, pesce, dolci leggermente cremosi, dolci delicati e frutta.

Tè Oolong (chiamati anche tè blu): da soli, con pasticceria semplice, con cioccolato, miele e noci

Tè neri (chiamati dagli orientali anche tè rossi per il colore del liquore, da non confondere con il Rooibos che, anche se chiamato Tè rosso, non appartiene alla famiglia del tè): con formaggi, carni, insaccati, pasta, cibi speziati, dolci e marmellate, pasticceria

Puerh (o Pu’erh. Il vero tè nero, proprio per il colore scuro del liquore): con cibi molto speziati, funghi e cibi molto oleosi e grassi.