La Tasseomanzia: l’arte di leggere le foglie di Tè

Un paio di giorni fa, durante l’ultima presentazione del mio libro, “Tea Room. Cultura, Ricette e Fantasia”, prima di degustare il nostro Afternoon Tea abbinato alla dimostrazione, al momento delle domande del pubblico, me ne arriva una da un giovanissima e attentissima ragazza presente all’evento, che mi ha chiesto:

Si possono leggere le foglie del Tè?”  

Una domanda che in un primo momento mi ha lasciata un po’ sorpresa, vista la giovane età, sebbene abbia potuto darle la giusta risposta: sì, si possono leggere, e si leggono, le foglie del Tè. 

Non ho avuto modo di chiedere il perché di una così curiosa domanda, in quanto sono stata distratta da altre arrivate immediatamente dopo la sua.

Però, la lettura delle foglie di Tè, sebbene non abbia alcun fondamento scientifico, mi ha sempre un po’ incuriosito e quella domanda ha risvegliato la mia curiosità. Così, proprio mentre mi documentavo meglio su tale pratica, ho scoperto che nella saga di Harry Potter al terzo anno della Hogwarts School of Witchcraft and Wizardry, la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts,  tra i vari argomenti affrontati nel corso di Divinazione, viene introdotta la Lettura delle foglie di Tè. Ed ecco subito spiegata la curiosità della mia giovane interlocutrice.

Ma di cosa si tratta?

Leggere le foglie di Tè è, in realtà, una pratica molto antica, la quale non richiede una particolare abilità o dote per chi la esegue.

È conosciuta con il nome di Tasseomanzia (dal francese “tasse”, tazza) che con un’accezione più generale rappresenta la divinazione basata sui fondi lasciati dal Tè, dal caffè o dal vino rosso. Pratica, quest’ultima, che risale agli antichi romani quando attraverso l’oinomanzia, cioè la lettura dei residui del vino in una coppa, appunto, si cercava di prevedere eventi futuri.

Il vero e proprio culto di leggere le foglie di Tè è giunto in Europa nella metà del XVII Secolo, a seguito dell’introduzione della bevanda dalla Cina. Tale pratica consiste nell’analisi e nell’interpretazione delle foglie di Tè rimaste sul fondo della tazzina, dopo aver finito la bevanda, per giungere così ad un responso in merito al passato, al presente e al futuro.

Cosa serve per leggere le foglie di Tè?

Il necessario per poter mettere in pratica la lettura delle foglie di Tè, come dicevo, non prevede alcun libro di incantesimi e nessun occhio interiore.

Riguardo all’attrezzatura, sebbene si possa usare qualunque tipo di recipiente, è consigliato utilizzare delle tazze da Tè bianche così da poter vedere bene i fondi.

Per quanto riguarda le foglie di Tè, è preferibile usare Tè nero. Infine, non bisogna dimenticare, ovviamente, una teiera con dell’acqua calda per l’infusione!

Come si effettua la lettura?

Come prima cosa si versa un cucchiaino di foglie direttamente nella tazza e ci si versa sopra dell’acqua calda in modo tale da riempirla. La persona di cui si deve leggere l’avvenire deve bere il Tè, lasciando sul fondo un po’ di liquido e tutte le foglie rimaste.

Una volta terminata la bevanda, con la mano sinistra si fa roteare la tazza per tre volte in senso orario per poi rovesciarla sul piattino. Infine, dando dei leggeri colpi sul dorso della tazza, si attende che il Tè rimasto scenda per iniziare la lettura del fondo. Per una corretta interpretazione delle foglie di Tè, è fondamentale affidarsi all’intuito e alle percezioni che si hanno durante la fase dell’analisi.

Prima di analizzare la forma delle foglie rimaste sul fondo della tazzina, è importante verificarne la posizione assunta. I residui più vicini al bordo della tazza rappresentano infatti gli avvenimenti “temporalmente” più vicini, mentre quelli depositati sul fondo si riferiscono ad un futuro più lontano.

Una volta individuata la forma che le foglie di Tè disegnano sul fondo della tazza, si procede a dare il responso in base all’interpretazione fatta seguendo una sorta di codice di lettura delle forme…

Ma di questo ve ne riparlerò appena avrò fatto un po’ più di pratica. Intanto mi preparo una bella tazza di Tè… e magari provo a leggerci qualcosa.