Tè in bustina? No, grazie!

La storia della bustina di Tè è piuttosto recente e due sono le tesi sulla sua paternità… o maternità.
La prima tesi attribuisce l’invenzione a due donne americane, Roberta C. Lawson e Mary Molaren, che a quanto pare furono le prime a depositare la domanda per il brevetto sull’invenzione della bustina di Tè nel 1901. La domanda fu ufficialmente approvata solo due anni dopo, nel 1903. Secondo la descrizione, si trattava di un contenitore in grado di tenere il quantitativo di foglie sufficiente a preparare una tazza di Tè, evitando così sprechi. Un’intuizione tutta al femminile, insomma!
Ma stando alla tradizione più accreditata, fu un commerciante di tè e caffè, il newyorkese Thomas Sullivan, a creare casualmente la bustina di Tè agli inizi del Novecento. Intorno al 1904, iniziò a inviare ai suoi clienti campioni di Tè racchiusi in bustine di seta, cucite a mano. Secondo Sullivan dovevano essere dei semplici gadget. Chi li ricevette, però, senza alcuna indicazione su come usarli, pensò bene di immergerli direttamente in acqua calda. Fu così che nacque la “tea bag”. Ma è nel 1950 che venne creata la bustina moderna: un’azienda tedesca mise a punto il progetto della bustina a doppia camera che garantiva un’infusione rapida e di accettabile qualità, ideale per chi voleva prepararsi un infuso ma non aveva tempo per farlo secondo le regole. Negli anni Settanta, poi, un’industria di Bologna apportò miglioramenti importanti alla bustina e oggi ne è la maggiore produttrice a livello mondiale.

In foglie o in bustina?

Scegliere se bere il tè in foglie o in bustina significa, pertanto, decidere di dare più importanza alla velocità e alla praticità a scapito, però, della purezza del gesto e del gusto.

Nei miei periodici viaggi nel Regno Unito mi sono appassionata sempre più a quella che è poi diventata la mia bevanda preferita e ho imparato che non c’è niente di meglio in fatto di Tè se non gustarlo in foglie. Una tazza di Tè fatta con una misera bustina (contenente spesso Tè di bassa qualità) non potrà mai competere con una  tazza fatta con ottime foglie sfuse di Tè.

Semplice, come fare l’acqua calda

Preparare il Tè in questo modo può sembrare un pochino più complicato a chi non ci ha mai provato o a chi è particolarmente pigro. In realtà è molto più semplice di quanto si possa immaginare. Tutto ciò che serve sono cose semplici:

  • un infusore o filtro, se ne trovano tanti in commercio, anche molto carini, o dei sacchetti-filtro vuoti da riempire all’occasione
  • del buon Tè in foglie (insieme al quale vengono sempre forniti Dosi e Tempo di infusione)
  • acqua calda, ovviamente
  • delle buone ragioni per farlo. 

Più difetti che pregi

Sebbene le bustine-filtro di produzione industriale rappresentino un modo veloce e comodo per preparare una tazza di Tè, permettendo di dosare perfettamente la quantità anche per più persone e non lasciando residui nella teiera, numerosi sono i difetti che presentano.

Primo fra tutti, e forse il peggiore, la maggior parte dei Tè in bustina è di qualità mediocre e grossolana; spesso le bustine contengono polveri, parti volatili e particelle di plastica che vengono poi rilasciate nel Tè, durante l’infusione. Le foglie all’interno della bustina, piccolissimi frammenti di foglie in realtà, sono di terza o quarta scelta e rendono spesso l’infuso insapore o aspro e astringente, motivo per cui viene spontaneo aggiungere zucchero. Per i Tè migliori non serve alcun dolcificante, al contrario aggiungerlo ne modificherebbe, se non addirittura danneggerebbe, il sapore.
Il Tè in bustina, oltretutto, se non è ben conservato in contenitore ermetico, tende a perdere molto presto il proprio aroma e può essere conservato meno a lungo del Tè in foglie, cioè solo per 5 mesi contro i due anni, circa, del Tè in foglie.
E cosa più importante di tutte: se volete trarre vantaggio dalle tante proprietà benefiche del Tè, mettete via quelle bustine!!

Provare per credere

Se per necessità, però, o per comodità, preferite preparare il Tè in bustina almeno scegliete quelle che contengono foglie intere di migliore qualità, di solito hanno una forma piramidale che permette, inoltre, alle foglie di ossigenarsi meglio durante l’infusione.
Ma provate, almeno una volta, a preparare una tazza di Tè con foglie sfuse e, non solo noterete subito la differenza chiedendovi cosa abbiate bevuto fino a quel momento, ma non tornerete più alle bustine.
Ve lo garantisco.